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Venerdì 24 maggio: Taranto Day on Tour a Milano!

Venerdì 24 maggio dalle ore 19 la Fondazione Taras sarà a Milano con una nuova tappa del Taranto Day on Tour per offrire ai tanti fuorisede, e non solo, che abitano vicino al capoluogo lombardo, schegge di Taranto a domicilio e la possibilità di respirare finalmente aria di casa.

L’evento, che ha già vissuto tappe emozionanti a Roma e a Bologna, prende spunto dal calcio per raccontare Taranto in tutte le sue sfaccettature, dalla cultura, alla musica e all’arte, passando per la gastronomia tipica.

Main sponsor, come a Bologna, la birra Menabrea affiancata dal Caseificio Marzulli. Media partner saranno Studio 100, il Corriere del Giorno e Sangiorgio Pubblicità.

L’appuntamento è dalle 19 alla Galleria Cascina Grande di Rozzano, alle porte di Milano, dove si potrà giocare a calcetto o a green volley con la Tap Mobile, il camper dello sport e visitare la mostra del fumetto “L’Eroe dei due mari. Taranto, il calcio , l’Ilva e un sogno di riscatto.” con disegni live del fumettista Emanuele Boccanfuso e la mostra museo curata da Nicola Grassi, vera e propria storia documentata del calcio tarantino con pezzi unici, dai biglietti delle gare più importanti della serie B soprattutto degli anni ’70 e ’80 (quel Taranto-Milan 3-0 con doppietta di Mutti e gol di Cassano ad esempio) alle divise da gioco storiche con tante fotografie e cimeli di ogni tipo.

Alle 20 ci sarà un incontro-dibattito, moderato dalla voce storica del calcio tarantino Gianni Sebastio, per la presentazione in anteprima nazionale del libro scritto dal giornalista Fulvio Paglialunga “Ogni benedetta domenica”. Nel corso dell’incontro la Comunità Nuova Onlus, l’associazione milanese presieduta da don Gino Rigoldi, presenterà il progetto “Io tifo positivo”, finalizzato a formare una cultura della sportività e già sperimentato con successo tra i ragazzi delle scuole di Rozzano e Concorezzo con il patrocinio della Gazzetta dello Sport. Interverranno inoltre, come a Bologna, alcune vecchie glorie della storia calcistica rossoblù.

Dalle 22 ci sarà il concerto di Fido Guido, artista tarantino, già tra i protagonisti del Primo Maggio al Parco archeologico di Taranto. Il singjay reggae, al secolo Guido De Vincentiis, ha al suo attivo quattro cd e si è fatto conoscere e apprezzare in tutta Italia per i suoi testi e le melodie che si rifanno alla cultura popolare tarantina.

La Fondazione Taras sarà presente con gli stand “RespiriAMO Taranto” e “Taras 706 a.C” presso i quali sarà possibile acquistare i prodotti del merchandising e sottoscrivere le tessere di iscrizione all’associazione.

Adesso è qui la musica

Ecco il testo del commento sul Primo Maggio a Taranto, apparso sul Quotidiano del 19 aprile.

Sarebbe stato bello – e giusto – che anche Elio e le Storie Tese, oltre a tutti gli artisti molto noti già annunciati, partecipassero al concerto del Primo Maggio a Taranto. Pochi giorni fa la band milanese, con il suo nuovo brano “Complesso del Primo Maggio”, si è fatta beffe con il consueto sarcasmo della kermesse musicale di Piazza San Giovanni a Roma. La loro è stata una liberatoria dichiarazione di un sentimento che in molti covavano da tempo ma di cui forse non ci si era accorti fino in fondo: il concertone organizzato dai sindacati confederali ha progressivamente perso la sua freschezza per trasformarsi anno dopo anno in una vetrina istituzionale e televisiva, e in un campionario di cliché politici e musicali sempre meno in linea con il famoso “paese reale”.
In contemporanea, a Taranto si lavorava a un evento che, se ufficialmente non si vuole porre in contrasto con il concerto romano, di fatto appare apertamente polemico con ciò che Roma rappresenta in termini di sindacati, politica, centri di potere e di informazione. Roma che si è dimenticata di Taranto. Taranto che, più di ogni altra, è oggi la città dove ha senso parlare di lavoro e diritti.
Ma il bello è che al di là del suo valore simbolico, il concerto tarantino, stando alle adesioni già confermate, ha tutte le carte in regola per surclassare quello romano (quest’anno davvero in tono minore) anche dal punto di vista dello spessore artistico. In poco tempo e partendo da zero si sta mettendo su un cast musicale con pochi precedenti nella storia cittadina. Il che – indipendentemente dalla piena riuscita dell’iniziativa e da possibili defaillances – dimostra almeno due cose. La prima: insieme e dal basso si possono ottenere risultati importanti, con una forza propositiva e organizzativa di gran lunga superiore a quella che oggi a Taranto mostrano le istituzioni. La seconda: a dispetto di ciò che il recente esito del referendum – un esito perfettamente prevedibile, se si analizza la consultazione in tutti i suoi aspetti – potrebbe far pensare, Taranto è animata da fermenti creativi e civili come non le era mai capitato in passato. E poche città italiane, oggi, possono vantare la stessa vitalità, la stessa tensione verso la cittadinanza attiva. Forse gli stessi tarantini coinvolti in questo processo non ne sono ancora del tutto consapevoli. E il concerto del Primo Maggio sui due mari potrà rafforzare questa convinzione, aiutandola a prevalere sull’altra faccia di Taranto che ancora non accenna a scomparire: quella dell’inerzia e della rassegnazione.